Sinistra.net

(«il comunista»; N° 89; Febbraio 2004)

 

Nel nr. 82 (novembre 2002) del nostro giornale abbiamo segnalato ai lettori che il sito internet www.sinistra.net pubblica testi e articoli di raggruppamenti politici che si richiamano alla Sinistra comunista; tra questi anche la nostra organizzazione. Tali raggruppamenti, che in genere escono con giornali, riviste o bollettini, venivano presentati come se fossero indirizzi diversi di uno stesso partito, il Partito Comunista Internazionale. Abbiamo criticato questo metodo, chiedendo a Sinistra.net di modificare il modo di presentare testi e organizzazioni, mettendo in rilievo che 1) non siamo contrari al fatto che materiali di partito siano messi a disposizione in internet in un sito che può svolgere la funzione di «biblioteca virtuale»; non abbiamo diritti d’autore da accampare, e più circolano testi della Sinistra comunista – di norma poco conosciuti e poco diffusi – meglio è; ma che 2) era per noi indispensabile che la presentazione delle varie organizzazioni da loro scelte non desse l’idea che facessero parte di un unico partito o che ci fosse un accordo fra di loro, tanto più che la scelta di inserire determinate organizzazioni e determinati articoli dalla loro stampa era ed è una scelta dei soli responsabili di Sinistra.net.

Gli è che quasi tutti i raggruppamenti citati in questo sito (noi compresi) sono originati da scissioni – avvenute nel corso di un ventennio – dal «partito comunista internazionale – programma comunista» (quello che noi chiamiamo il partito di ieri, nato nel 1952 e morto con la crisi esplosiva nel 1982) e quasi tutti si definiscono «partito comunista internazionale»; ciò può indurre coloro che consultano questo sito alla confusione più profonda, tanto più che, nella scelta degli articoli inseriti nel sito, i responsabili di Sinistra.net non includono mai gli articoli di critica di un raggruppamento nei confronti degli altri. Abbiamo perciò chiesto a Sinistra.net di intervenire affinché fosse chiaro ad ogni navigante del loro sito che le organizzazioni citate non fanno parte di un unico «partito comunista internazionale», e che la scelta di inserire quelle e non altre organizzazioni, quegli e non altri articoli era del tutto arbitraria e non concordata con noi, o chiesta o sollecitata da noi.

Nel nostro lavoro di bilancio delle crisi del partito, rintracciabile nella nostra stampa a partire dal 1985 (ma non nel sito Sinistra.net) abbiamo approfondito le cause, soprattutto oggettive, delle diverse crisi e scissioni, intendendo trarre lezioni indispensabili per la continuità del lavoro a carattere di partito e per la riorganizzazione in partito di forze omogenee e organicamente disciplinate al corso storico delle battaglie di classe della Sinistra comunista, che per noi non è mai stata «italiana» ma internazionale, anche se le forze che provenivano dal Partito comunista d’Italia del 1921, e che non cedettero allo stalinismo e alle diverse varianti dell’opportunismo, si sono dimostrate quelle più conseguenti verso il marxismo, e soprattutto in grado di restaurare la dottrina marxista e lavorare coerentemente per la ricostituzione del partito di classe. Nel sito Sinistra.net, che pretende di contribuire con la sua sola esistenza alla ricostituzione del partito di classe di domani, non c’è alcuna traccia di questo nostro lavoro di bilancio; ma, d’altra parte, non c’è traccia di alcuna spiegazione del perché vi siano presenti quelle organizzazioni e non altre, e la loro provenienza. E’ una scelta anche questa, è evidente.

Sono passati due anni dalla nostra critica e ora, diamo atto, Sinistra.net ha pubblicato nella sua home page una specie di manchette con la quale si definisce:

«SINISTRA.NET non è un gruppo né un’organizzazione. E’ una sorta di progetto portato avanti da lavoratori ed altri individui di diverse nazioni con lo scopo di pubblicare letteratura marxista su Internet, specialmente i testi della “Sinistra Comunista”, anche nota (impropriamente) col nome di “Sinistra italiana”. Questo sito è il nostro modo di partecipare alla lotta per la ricostruzione del Partito Comunista Internazionale, quello che sarà in grado di condurre il proletariato mondiale al suo scopo ultimo: la rivoluzione proletaria e l’abolizione dello sfruttamento degli uomini e della natura, del lavoro salariato e d’ogni sistema economico basato sul denaro. Noi consideriamo la “Sinistra Comunista” come l’unica vera corrente marxista nel mondo. Ognuno che condivida i nostri scopi può partecipare a questo progetto. Dovrebbe soltanto contattarci mandando un messaggio di posta elettronica a noi. Inoltre incoraggiamo tutti i lettori a mettersi in contatto con le organizzazioni politiche esistenti della “Sinistra Comunista”, delle quali è qui riportato l’indirizzo e una lista delle pubblicazioni».

Inoltre, con un espediente sintattico, a cappello della lista delle organizzazioni inserite da sinistra.net, al posto della frase precedente: Indirizzi del Partito Comunista Internazionale, essi hanno scritto: Indirizzi dei Partiti Comunisti Internazionali, credendo in questo modo di dribblare il problema dell’unico partito. Ma non è più semplice limitarsi a scrivere una frase del tipo: «Organizzazioni politiche che si rivendicano alla Sinistra Comunista», destinando poi all’elenco delle organizzazioni il compito di identificare il nome che ogni organizzazione si dà?

Sinistra.net, dunque questa specie di progetto editoriale, non è stata in grado di recepire più a fondo quel che secondo noi era indispensabile per evitare al massimo ogni possibile confusione. La pretesa «politica» di «partecipare alla lotta per la ricostruzione del Partito Comunista Internazionale» è attuata, in realtà, con uno strumento che vuole essere insieme una biblioteca virtuale di parte, un orientamento politico, uno stimolo a prendere contatto ed eventualmente organizzarsi con una qualsiasi delle «organizzazioni politiche esistenti della “Sinistra Comunista”» elencate nel sito. Insomma siamo di fronte ad un «editore» super partes, che dall’alto del suo libero arbitrio decide – senza prendere una netta posizione politica e senza fare alcun lavoro di approfondimento, di studio, di bilancio – che la Sinistra Comunista «è l’unica vera corrente marxista nel mondo» (vero atto di fede!) e che le organizzazioni politiche elencate nel suo sito, e arbitrariamente scelte, sono le uniche «esistenti» della Sinistra Comunista, incoraggiando i suoi lettori a mettersi in contatto con una qualsiasi di queste organizzazioni (tanto, una vale l’altra!). Insomma, al «milieu révolutionnaire» tanto caro alla CCI (che ha avuto da tempo l’idea di inventarsi un «campo rivoluzionario» nel quale decidere di volta in volta quale organizzazione politica inserire e quale no), si aggiunge ora un altro «milieu», questa volta esclusivamente letterario e virtuale.

Che questo modo di «partecipare alla lotta per la ricostruzione del Partito Comunista Internazionale», sia favorevole effettivamente a questa particolare lotta è, nel migliore dei casi, una pia illusione; nel peggiore dei casi, un ostacolo in più. Qui siamo di fronte ad un intellettualismo che parassita l’esistente, che si nutre di lavoro altrui adottando un coinvolgimento soltanto ideale e scambiando la propria mancanza di chiarezza politica come un onorevole e dignitoso modo di partecipare ad una lotta che richiede ben altra tempra e ben altro agire.

«La dura opera del restauro della dottrina e dell’organo rivoluzionario, a contatto con la classe operaia», è contenuto nella manchette intitolata “distingue il nostro partito” fin dalla nascita del giornale del partito di ieri, come appunto una caratteristica che distingue il nostro partito da tutti gli altri. Non a caso dottrina marxista e organo rivoluzionario (cioè il partito) sono qui uniti nella stessa dura opera di restauro, nella stessa lotta; è posizione della Sinistra comunista la negazione di fasi distinte nella lotta per la ricostituzione del partito di classe: non vi è una fase di restauro della teoria marxista, di studio, letteraria, separata dalla fase di riorganizzazione di partito. Si può intraprendere il lavoro di restaurazione teorica solo alla condizione di farlo come partito, anche se questo partito ha caratteristiche di embrione. Altrimenti ci si illude di poterlo fare attraverso il cervello degli individui.

«Pubblicare letteratura marxista su Internet», che è lo scopo dichiarato da Sinistra.net, e scegliere di pubblicare «specialmente i testi della “Sinistra Comunista”», può essere un servizio a livello, appunto, di biblioteca virtuale, facilmente consultabile – almeno per coloro che sono attrezzati con pc e internet – in qualsiasi punto del mondo, da chi ha voglia di leggere questo tipo di testi. E’ un servizio alla portata di qualcuno che si trasforma in editore con simpatie verso il marxismo, che non intende impegnarsi politicamente in modo preciso né sostenere una determinata organizzazione (insomma, mantenere le mani libere), e che decide un giorno (ma non si sa per quanto tempo) di impiegare proprie risorse finanziarie e proprio tempo assemblando materiali di diversa provenienza (ma, a propria idea, simili e complementari fra di loro), organizzandoli in un sito internet e lanciarli poi in rete. Ma trasformare questo progetto di biblioteca virtuale in partecipazione «alla lotta per la ricostruzione del partito comunista internazionale», significa dare al mezzo tecnico utilizzato (la rete internet, appunto) proprietà che non avrà mai, quella ad esempio di influenzare dei proletari a rompere col collaborazionismo tricolore e lottare per riorganizzarsi sul terreno di classe, o quella di indurre le «scintille di coscienza di classe» (Lenin), che la lotta proletaria fisicamente intesa può ad un certo livello di tensione produrre, ad avvicinarsi al partito di classe rafforzandone ed estendendone l’organizzazione, o quella di organizzare con forze militanti effettive, anche se modestissime, il partito formale, il partito di classe in grado di agire e di intervenire nelle situazioni concrete. Da questo punto vista, Sinistra.net è completamente fuori strada.

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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