Quadrante

(«il comunista»; N° 144;  Luglio 2016)

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Salari più bassi per le donne

 

Non avevamo dubbi. Ogni volta che un'istituto di indagine o una società di consulenza sul lavoro si mette a confrontare i salari degli uomini e delle donne, a parità di mansioni, risulta sempre lo stesso dato: gli uomini sono pagati di più delle donne e non perché siano più capaci delle donne, ma perché sono  maschi. Nella società borghese l'oppressione della donna si concretizza anche sul piano delle retribuzioni. Gli ultimi dati rilevati dal "Rapporto Retribuzioni" elaborato da OD&M Consulting, società di Gi Group - società di lavoro interinale specializzata nella pomposa "gestione e valorizzazione delle risorse umane", per il 2015, rispetto ad una media dei salari italiani cresciuta del 3,7% rispetto all'anno precedente e a fronte di un'inflazione praticamente nulla, "i salari delle lavoratrici donne continuano a segnare uno scarto anche rilevante in confronto a quelli dei colleghi uomini: la forbice varia da un massimno del 12,7% per gli operai ad un minimo del 7,2% per i quadri" (Il Sole-24 Ore, 23/6/2016).

 

Pane con la muffa e finti cibi biologici nelle mense scolastiche

 

Ogni tanto capita che le istituzioni si preoccupino di fare dei controlli, soprattutto di fronte a numerosissime denunce verso le quali non si può continuare a far finta di niente. E' stato il caso dei Nas e delle loro ispezioni tra il 2015 e il 2016 nelle scuole italiane. Ne hanno controllate circa 2.700, il 4,7% delle scuole presenti in Italia (su un totale di 56.775, di cui 44.704 pubbliche e 12.071 private), perciò non molte ma un numero abbastanza significativo, soprattutto se si considerano i risultati di queste ispezioni.

Va detto che circa il 40% delle scuole italiane non hanno la mensa scolastica (perciò i ragazzi devono portarsi il cibo da casa e restare senza fino al termine delle lezioni per poi raggiungere casa; altro dato: il 50% dei bambini con meno di 14 anni non usufruisce della mensa scolastica. Ciò significa che la percentuale di mancanza di igiene, di strutture inadeguate e di cibo non salutare, sale in modo consistente. Inutile dire, poi, che le società di ristorazione scolastica che "vincono gli appalti" sono spesso sempre le stesse.

"In Italia ci sono molte mense scolastiche da bocciare - scrive la Repubblica del 21/6/2016 -. Perché hanno la muffa alle pareti e negli alimenti, perché usano piatti di plastiche contaminate, perché si spacciano per bio e invece hanno fatto la spesa al discount.... E' molto ampio il ventaglio delle irregolarità, che riguardano un quarto dei servizi di refezione. ... La segnalazione di gran lunga più frequente riguarda carenze igienico strutturali". Naturalmente il ministro della Salute, Lorenzin, afferma che tutto sommato la situazione non è allarmante perché, secondo i dati medi risultanti dalle ispezioni effettuate, il 75% delle mense sono "regolari". Come dire che se in un incidente che coinvolge 4 persone, una muore, ...tutto sommato non è poi così grave...

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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