A proposito di terremoti e ricostruzione: in 49 anni nel Belice la ricostruzione non è stata completata!

(«il comunista»; N° 148;  Aprile 2017)

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Sono passati 49anni e 3 mesi dalla notte del 15 gennaio 1968 in cui un terremoto colpì una ventina di Comuni della Valle del Belice, nella Sicilia occidentale.

410 i morti, più di mille i feriti, e 100.000 gli sfollati. Alcuni centri storici dei comuni danneggiati sono ancora inagibili; le baracche che ospitavano gli sfollati, costruite con l'amianto, sono state demolite senza che le macerie fossero smaltite correttamente; centinaia le pratiche di cittadini che ancora attendono il contributo promesso per la ricostruzione! A 49 anni di distanza ci sono ancora pratiche inevase, come è possibile? Il sindaco di Partana, in provincia di Trapani, uno dei comuni colpiti del Belice, insieme a Santa Margherita Belice, Saparuta, Gibellina, Poggioreale, afferma: "Colpa delle decine di leggi varate per la ricostruzione che fino al 1987 era affidata all'ispettorato delle zone terremotate: in vent'anni hanno iniziato a costruire, senza completarle, decine di opere pubbliche costate miliardi, utili soltanto alle ricche parcelle di qualche progettista"(il fatto quotidiano, 4/11/2016). E naturalmente non sono mancate nella stessa zona, negli anni, le grandi opere che in realtà non sono di alcuna utilità (ad es. l'Asse del Belice, dieci km di asfalto semi deserto che non porta da nessuna parte; la Piscina di Poggioreale progettata dall'architetto Portoghesi ma mai completa). Burocrazia e progetti faraonici: montagne di soldi vengono di fatto sottratti alle opere necessarie e utili della ricostruzione e finiscono nelle tasche dei progettisti... come per l'Aquila.

Nel 1968, il governo Moro applicò "un'accisa sui carburanti da 10 lire al litro per ricostruire il Belice. Fino al 2015 da quella tassa lo Stato ha incassato 8,6 miliardi di euro nominali, che diventano 24,6 se attualizzati al 2016". Quanti soldi sono stati spesi finora per una ricostruzione incompleta? "Secondo il consiglio nazionale degli ingegneri solo 9,1 miliardi di euro" (il fatto quotidiano, cit.).

Dopo il terremoto di agosto e di ottobre nel centro Italia, il presidente Mattarella affermava che i cittadini colpiti dal sisma devono vedersi "garantito il diritto di poter vivere con tranquillità nelle proprie case. Lo Stato deve essere loro vicino perché vengano superate queste difficoltà". Forse non ha parlato con i terremotati del Belice...

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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