Peter

(«il comunista»; N° 156; Novembre 2018)

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Il nostro compagno Peter McArthur è morto per un attacco cardiaco il 25 settembre a Toronto, in Canada; solo pochi giorni dopo avrebbe compiuto settant’anni.

Autentico proletario, fedele alla sua classe, aveva lavorato in diversi mestieri, in fabbrica, in ferrovia, come correttore e così via. Ma per trent’anni e fino alla sua pensione è stato un tassista a Toronto.

Con un forte senso dell’umorismo e una lucidità che a volte passava per cinismo, la sua curiosità lo ha portato ad interessarsi, oltre che alla politica, ad una molteplicità di temi, come ad esempio la cosmologia la cui conoscenza gli permetteva di polemizzare con i falsi marxisti. Dotato di una certa sensibilità artistica, scriveva occasionalmente poesie, mentre era un amante di gruppi rock e dei cantanti degli anni ’70.

Soffriva di problemi cardiaci, ma professava un forte scetticismo nei confronti della medicina borghese che lo aveva quasi ucciso per ben due volte (prescrivendo farmaci che si erano rivelati tossici). Sfortunatamente non si è preso abbastanza cura di se stesso, e diceva: “so che il mio corpo è un tempio, [citazione dalla Bibbia], ma io sono ateo!”.

Il suo primo impegno politico negli anni ’70 era stato con gli spartachisti e, in seguito, con gli scissionisti di questa organizzazione. Dopo aver rotto con questa corrente, trovò per caso, presso un un venditore (stalinista!) di libri usati, una copia del Communist Program, la nostra rivista in inglese. Entusiasmato della sua lettura, decise di entrare in contatto con il nostro partito, il Partito Comunista Internazionale, e fece parte di un piccolo gruppo, nei primi anni ’80, nella prospettiva di formare una sezione di partito in Canada.

La crisi che ha colpito la nostra organizzazione in quel momento ha mandato in frantumi il gruppo prima che questa prospettiva potesse essere realizzata. Come in altri luoghi, i militanti e i simpatizzanti canadesi si sono dispersi in tutte le direzioni, alcuni abbandonando l’attività politica mentre altri, pur mantenendo le proprie convinzioni, sono rimasti isolati.

Questo è stato il caso di Peter. Prese contatto con noi solo qualche anno fa (rammaricandosi di non averlo potuto fare prima). Nonostante il suo isolamento nel Canada anglofono, si sforzò di diffondere la stampa di partito in occasione delle rare manifestazioni, e dove gli era possibile; pochi mesi fa ci informava ironicamente che aveva fatto una diffusione “di massa”: aveva distribuito una quarantina di volantini e venduto diverse copie del Proletarian durante una manifestazione che coinvolgeva 75 persone... Ma, soprattutto, egli dedicava i suoi sforzi alla pubblicazione del Proletarian, il periodico in inglese del partito (sperando si potesse tornare un giorno non troppo lontano alla rivista teorica Communist Program), e a diversi opuscoli, come alla traduzione delle prese di posizione di partito.

Negli ultimi tempi, era entrato in contatto con dei militanti e simpatizzanti canadesi del GIGC (Gruppo internazionale della sinistra comunista) con i quali discuteva fraternamente, ma senza concessioni.

In agosto aveva ricevuto una notifica di sfratto dalla sua casa (abitava in un blocco di edifici che la proprietà aveva deciso di convertire in un centro commerciale) e stava cercando di costituire un comitato di lotta, collegandosi alla situazione sempre più difficile che attraversano i proletari sulla questione delle abitazioni; gli scioperi degli affitti che si sono verificati a Toronto dall’inizio dell’anno contro gli sfratti o l’aumento degli affitti mostrano che questa prospettiva non era irrealistica, anche se molti residenti se ne erano già andati. Non ha avuto il tempo di veder concretizzati i suoi sforzi.

I compagni che l’hanno conosciuto non dimenticheranno la sua dedizione e il suo impegno nel lavoro militante. La sua scomparsa è una pesante perdita per il partito; ma siamo convinti che giovani forze arriveranno, prima o poi, per continuare la sua lotta, rendendogli così il miglior tributo possibile.

 

 

comunista internazionale

www.pcint.org

 

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