Livorno 1921. La formazione del Partito Comunista d’Italia, sezione dell’Internazionale Comunista

( Supplemento 02 a «il comunista» N° 166, Gennaio 2020 / Livorno 1921, la formazione del Partito Comunista d'Italia ) 

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●  1920 - 1921

Il secondo Congresso dell’Internazionale Comunista 

(luglio-agosto 1920)

 

 

Estratti dagli Statuti dell’Internazionale Comunista

(dalla raccolta delle Risoluzioni – Protokoll, II; in Prometeo seconda serie, n. 2, febbraio 1951; vedi anche J. Degras, Storia dell’Internazionale Comunista, tomo primo, Feltrinelli 1975, pp.177-182)

 

 

Ricordati della guerra imperialistica!

Ecco la prima parola che l’Internazionale Comunista rivolge ad ogni lavoratore, qualsiasi ne sia l’origine e la lingua.

Ricordati che, per il fatto stesso dell’esiustenza del regime capitalistico, un pugno di imperialisti ha avuto, durante quattro lunghi anni, la possibilità di costringere i lavoratori di ogni paese a sgozzarsi tra di loro!

Ricordiati che la guerra borgehse ha immerso l’Europa e il mondo intero nella carestia e nell’indigenza!

Ricordati che senza l’abbattimento del capitalismo la ripetizione di queste guerre criminali non è solo possibile, ma inevitabile!

L’Internazionale Comunista si dà come scopo la lotta armata per rovesciare la borgehsia internazionale, e la c reazione della Repubblica Internazionale dei Soviet, prima tappa sulla strada della completa soppressione di ogni sistema di governo.

L’Internazionale Comunista considera la dittatura del proletariato come unico mezzo disponibile per strappare l’umanità agli orrori del capitalismo.

E l’Internazional,e Comunista considera il potere dei Soviet come la forma di dittatura proletaria che la storia impone.

La guerra imperialista ha creato un legame particolarmente stretto tra il destino dei lavoratori di un paese e quello del proletariato di tutti gli altri paesi.

La guerra imperialista ha confermato una volta di più la verità di quanto era scritto nello statuto della Prima Internazionale: l’emancipazione dei lavoratori non è compito locale né nazionale, ma invece un compito sociale e internazionale.

 

Art.1 – La nuova Associazione Internazionale dei Lavoratori è fondata allo scopo di organizzare un’azione d’insieme dei lavoratori dei diversi paesi tendente ad un solo e medesimo fine: il rovesciamento del caputalismo, l’instaurazione della dittatura del proletariato e di una repubblica internazionale dei Soviet, che eprmetteranno di abolire completamente le classi e di realizzare il socialismo, primo grado della società comunista.

 

Art. 2 – La nuova Associazione Internazionale dei Lavoratori adotta il nome di Internazionale Comunista.

 

Art. 3 – Tutti i partiti e organizzazioni affiliati all’Internazionale Comunista portano il nome di: Partito Comunista del tale o tal’altro paese, Sezione dell’Internazionale Comunista.

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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