Livorno 1921. La formazione del Partito Comunista d’Italia, sezione dell’Internazionale Comunista

( Supplemento 02 a «il comunista» N° 166, Gennaio 2020 / Livorno 1921, la formazione del Partito Comunista d'Italia ) 

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●  1920 - 1921

Il secondo Congresso dell’Internazionale Comunista 

(luglio-agosto 1920)

 

 

Dal Manifesto “Il mondo capitalista e l’Internazionale Comunista”

(8 agosto 1920)

(dal “Die Kommunistischen Internationale”, nr. 13 del 1920; in Prometeo seconda serie, n. 2, febbraio 1951) (1)

 

 

L’Internazionale Comunista ha fatto propria la causa della Russia sovietica.

Il proletariato internazionale non rimetterà la spada nel fodero che quando la Russia sovietica sarà divenuta uno degli anelli della catena di una federazione di repubbliche sovietiche che abbracci tutto il mondo.

La guerra civile è messa all’ordine del giorno nel mondo intero.

La consegna è: “Il potere ai Soviet”.

In Italia ove la borghesia riconosce francamente che la sorte del paese si trova ormai in fin dei conti tra le mani del Partito Socialista, la politica dell’ala destra rappresentata da Turati si sforza di far rientrare il torrente della rivoluzione proletaria tra gli argini delle riforme parlamentari. È’ in questo sabotaggio interno che risiede oggi il più grave dei pericoli.

Proletari d’Italia,

pensate all’Ungheria il cui esempio è entrato nella storia per ricordare sventuratamente che nella lotta per il potere, come durante l’esercizio del potere, il proletariato deve restare intrepido, respingere tutti gli elementi equivoci, e fare spietatamente giustizia di tutti i tentativi di tradimento.

 

Operai e operaie!

Non vi è sulla terra che una sola bandiera che merita che si combatta e muoia sotto le sue pieghe: è la bandiera dell’Internazionale Comunista!

 


 

(1) «La III Internazionale fu sciolta il 15 maggio 1943. Il 28 maggio 1943 Stalin rispondeva ad un corrispondente della Reuter che l’aveva interpellato: “Lo scioglimento dell’Internazionale Comunista è giusto e tempestivo, perché facilita l’organizzazione dell’attacco comune di tutte le nazioni che amano la libertà sul comune nemico: l’hitlerismo”. Il documento di Stalin aggiunge che lo scioglimento dell’Internazionale Comunista era giusto e tempestivo anche perché smascherava le calunnie dei nemici del movimento operaio, secondo le quali Mosca avrebbe inteso immischiarsi nella vita degli altri Stati per bolscevizzarli ed i partiti comunisti dei vari paesi avrebbero agito non nell’interesse del proprio paese ma dietro ordine esterno». [Dalla “Piccola Enciclopedia del socialismo e del comunismo”, di Giulio Trevisani, Ed. “Cultura Nuova”, Milano 1950].

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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