O preparazione rivoluzionaria o preparazione elettorale
(«il comunista»; N° 182 ; Maggio-Luglio 2024)
Nel 1968, in piena esplosione della creatività politica studentesca circa un marxismo reinterpretato, aggiornato, reso più adatto “ai tempi” di un cosiddetto neo-capitalismo, e in cui i movimenti che si dichiaravano extraparlamentari per il semplice fatto che non si erano ancora preparati a inviare i loro rappresentanti a “nobilitare” quel fradicio mulino di parole – a questo provvidero poi i vari capetti sedicenti rivoluzionari del movimento studentesco, dei filocinesi, dei trotskisti, dei critici del Pci rifondaroli o meno –, il partito uscì con un volumetto intitolato, appunto, O preparazione rivoluzionaria o preparazione elettorale, come bilancio del parlamentarismo rivoluzionario – quello serio, sostenuto da Lenin, Bucharin, Trotsky – nei dibattiti dell’Internazionale Comunista al suo secondo congresso del luglio-agosto 1920.
Questo testo era composto da cinque parti.
Parte prima: Impostazione del problema. L’anno 1919, in cui sono contenuti due testi: Il parlamento e la lotta per i Soviet (circolare del settembre 1919 del C.E. dell’I.C.), e Jean Longuet, o la putrefazione del parlamentarismo (articolo di Trotsky del dicembre 1919).
Parte seconda: Due messe a punto del “Soviet” (il giornale della sinistra comunista che usciva a Napoli dal 1918): Il comitato centrale della Frazione comunista del PSI al C.E. della Terza Internazionale (11 gennaio 1920), e La III Internazionale e il parlamento (articolo dell’11 aprile 1920).
Parte terza: Al II congresso dell’Internazionale Comunista: Introduzione di Trotsky e tesi di Lenin-Bucharin sui partiti comunisti e il parlamentarismo approvate al congresso; Tesi della Frazione Comunista Astensionista sul parlamentarismo; Discorso del relatore (Bucharin) sulla questione parlamentare; Discorso del rappresentante dei comunisti astensionisti (Bordiga); Discorso di Lenin; Replica del rappresentante dei comunisti astensionisti.
Parte quarta: Alla prova delle grandi battaglie di classe (1913-1926): articoli tratti dall’Avanti!, dal Soviet, da Il Comunista, da Stato Operaio. Inoltre, la Dichiarazione di Repossi alla Camera a nome del PCd’I il 12 novembre 1924, e il Bilancio dell’Aventino antifascista (dalle Tesi della Sinistra al congresso di Lione, 1926).
Parte quinta: Bilancio finale. Il cadavere ancora cammina, dal fascicolo “Sul filo del tempo”, maggio 1953.
Finito il secondo e gigantesco massacro di guerra nel 1945, gli Stati della democrazia uniti allo Stato del falso socialismo, festeggiarono la vittoria sulla Dittatura Nera. Iniziava, in realtà, un ulteriore capitolo della dittatura del capitale, del mercantilismo che, dopo la sconfitta del movimento rivoluzionario a metà degli anni Venti, dopo lo stravolgimento del partito bolscevico di Lenin nel partito nazionalista russo e dell’Internazionale Comunista in un’organizzazione mondiale a disposizione della ragion di Stato della novella potenza capitalistica, e imperialistica, che manteneva il nome di URSS, si irradiava sotto ogni cielo. La dittatura dell’imperialismo aveva sconfitto la dittatura rossa del comunismo rivoluzionario sul suo primo bastione russo.
La democrazia, questo putrescente cadavere che la borghesia utilizza al solo scopo di continuare ad intossicare il corpo e le menti del proletariato, è ancora tra di noi.
Combattere contro l’ordine esistente, contro il capitalismo, il suo militarismo e i suoi meccanismi di sfruttamento senza fine, significa, oggi, combattere contro la democrazia borghese, sotto qualsiasi veste si mascheri: popolare, di base, diretta o “proletaria” che dir si voglia, e contro tutte le forze opportuniste che si occupano di debilitare e deviare i proletari dalla lotta di classe.
La ristampa di O preparazione rivoluzionaria o preparazione elettorale è da ora a disposizione. Vedi - pdf
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