"Troppi migranti... chiudere il Mediterraneo!"

(«il comunista»; N° 150; Settembre 2017)

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Tajani, presidente del Parlamento europeo, propone: «L'Europa ha dato 6 miliardi alla Turchia per chiudere la Rotta Balcanica. E' arrivato il momento di fare lo stesso con la Libia: diamo subito alla Libia 6 miliardi di euro e poi investiamo in una strategia complessiva per l'Africa (...) Naturalmente parte dei 6 miliardi dovrebbero andare anche a Niger e Ciad per chiudere il corridoio libico» (la Repubblica, 28/8/2017). Insomma, le masse di migranti che fuggono dalla miseria, dalla fame, dalle malattie, dalle repressioni, dalle guerre, cioè da tutte le conseguenze dei contrasti fra le potenze imperialiste in quei paesi allo scopo di affondare i propri artigli sulle loro risorse naturali, sulla loro forza lavoro, sulle loro terre, infastidiscono i governi dell'opulenta Europa. «Aiutiamoli a casa loro!», tuonano i leader europei di ogni colore, il che vuol dire... impediamo che continuino a raggiungere i nostri paesi. Di fatto è come ricacciarli nei lager libici, nel deserto che tentano di attraversare, nelle grinfie dei loro aguzzini: il Mediterraneo va chiuso!, la frontiera d'Europa si allunga a sud fino al Sahel... E i famosi "diritti umani" di cui le istituzioni dell'ONU si occupano, che fine fanno? Finora sono valsi soltanto i diritti dei capitalisti che sfruttano ogni disgrazia ed ogni sciagura che colpiscono le popolazioni più deboli; finora sono valsi i diritti dei governanti che schiacciano e reprimono i popoli di quei paesi da cui continuano a scappare masse di proletari e di diseredati, ma che siedono bellamente sugli scranni dell'ONU a fianco dei briganti imperialisti più potenti. Si riempiono la bocca continuamente di "diriti umani", foraggiano permanentemente gli "addetti" alla salvaguardia dei diritti umani e le ong che si precipitano a salvare i migranti in mare, alimentando le illusioni che in questa società sia possibile salvare le masse dalla miseria e delle guerre con lo stesso sistema economico e politico che le produce. Il Mediterraneo in questi ultimi vent'anni è diventato un enorme cimitero di migranti. Lo vogliono chiudere perché la loro coscienza sporca non sopporta che a migliaia muoiano sotto i loro occhi: lo vogliono pulito, perché le navi da crociera devono portare i turisti a divertirsi e godere della traversata senza disturbarli con la presenza di barconi di disperati e di cadaveri in acqua. Il business è business! ... e che i disperati stiano a casa loro!!!

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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