Giornata mondiale contro i disastri ambientali

(«il comunista»; N° 156; Novembre 2018)

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E’ dal 1989 che l’ONU ha stabilito, per la “lotta e la prevenzione dei disastri”, di dedicare una giornata mondiale ogni anno a questo problema. Il 13 novembre di ogni anno la borghesia di ogni paese celebra questa Giornata Mondiale per ricordare che bisogna ridurre i rischi e prevenire le catastrofi “naturali” nel mondo. Ma ricordare a chi? La classe borghese è la classe dominante in tutto il mondo; dunque lo ricorda a chi?, a se stessa?, e che fa?

Prendendo in esame soltanto gli ultimi 20 anni, la stessa Croce Rossa è costretta ad ammettere che “l’impatto di disastri e catastrofi ambientali sull’uomo è stato devastante: più di 1,3 milioni di morti con il coinvolgimento di circa 4,4 miliardi di persone, con una stima dei danni economici difficilmente quantificabile. Cifre destinate a crescere giorno dopo giorno” (1).

Da un lato, gli stessi poteri politici sostengono che la gran parte dei morti, dei feriti, dei dispersi e delle devastazioni a causa delle cosiddette “calamità naturali” è dovuta alla mancanza di prevenzione alla quale gli stessi poteri politici dovrebbero provvedere; dall’altro, gli stessi poteri politici sostengono che le risorse finanziarie necessarie ad una manutenzione più accurata dell’ambiente in cui si vive sono in generale molto inferiori auelle che vengono poi utilizzate nelle continue emergenze e nelle ricostruzioni.

Ma dedicare una giornata all’anno ad un tema sociale che riguarda miliardi di esseri umani su questa terra è lo sport preferito dalle istituzioni: costa relativamente poco, perché i poteri politici di ogni paese demandano gli interventi e le attività indispensabili ad affrontare le calamità naturali ai singoli individui: ci pensino loro! Con quella “giornata” si intende coinvolgere, uno per uno, tutti gli abitanti di ogni paese perché “prendano coscienza” dell’importanza di ridurre i rischi e di prevenire le catastrofi naturali... mentre i poteri politici borghesi, alla faccia di ogni rischio e di ogni prevenzione, pensano soprattutto a difendere il sistema economico e politico capitalistico che ha tutto da guadagnare dalle devastazioni, dalle catastrofi, dai disastri, naturali o meno che siano.

 


 

(1) Cfr. https://www.cri.it/flex/cm/pages/ServerBLOB.php/L/IT/IDPagina/23916

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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