Il Carcere è lo specchio di un società che opprime e umilia costantemente i proletari

(«il comunista»; N° 157; Gennaio 2019)

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E’ da qualche tempo che i media ci mettono a conoscenza delle condizioni precarie e di sovraffollamento delle carceri con cifre raccapriccianti, date probabilmente per difetto, di celle costituite da sei o sette detenuti  e oltre, che superano abbondantemente la capienza regolare. Ma, evidentemente, quello che trapela dalle carceri è la punta dell’iceberg di una realtà molto più drammatica. Il carcere è una forma di repressione tra le più spietate che la classe dominante utilizza principalmente contro il proletariato e gli strati più marginali costretti a delinquere per sopravvivere. Le ripetute condanne all’Italia da parte della cosiddetta “Corte Europea dei diritti umani” è evidentemente solo mistificatoria e di facciata. Infatti la situazione nelle carceri è nettamente peggiorata, soprattutto in questa fase di prolungata crisi economica e sociale, non solo dal punto di vista del sovraffollamento, ma anche dal punto di vista dell’igiene e, soprattutto, per i  trattamenti poco dignitosi verso i detenuti e perfino verso i loro parenti in visita.

Ma anche il carcere fa parte di questa società, è lo specchio di questa società, e come tale risente anche delle spinte antagoniste generate dalle contraddizioni capitalistiche.

Cosicché, a fine estate, siamo venuti a conoscenza, tramite un volantino affisso fuori del carcere di Poggioreale di Napoli, a firma dei “Parenti e Amici delle detenute del carcere di Pozzuoli” e di “Mensa Occupata”, di una denuncia fatta dai detenuti dei Padiglioni Milano e Livorno che pubblichiamo così come è stata scritta. Quello che si legge è allucinante. Non ha bisogno di commenti. Il documento chiede di diffondere quello che sta accadendo, anche ad altri detenuti ed ai loro parenti, e di supportare la denuncia; esso fornisce gli indirizzi per prendere i contatti utili. Aldilà delle divergenze che ci separano da tutte le tendenze politiche manifeste, ci uniamo nel dare voce alla protesta dei proletari del carcere di Poggioreale.

 

 

IL VOLANTINO AFFISSO FUORI DEL CARCERE DI POGGIOREALE

I DETENUTI DEI PADIGLIONI MILANO E LIVORNO ALZANO LA TESTA: DIAMO LORO IL NOSTRO SUPPORTO

 

Questa estate ha visto tre ragazzi togliersi la vita nel carcere di Poggioreale e tanti altri nelle carceri di tutta Italia.

Abbiamo ricevuto notizia di soprusi quotidiani a Poggioreale, sia a danno dei detnuti che dei parenti ai colloqui. Nel frattempo, il governo e i sindacati delle guardie avanzano sempre più minacciosi le loro pretese, anche inventandosi false aggressioni dei detenuti ai secondini, e programmano la chiusura delle celle e l’uso delle pistole elettriche anche in carcere.

E’ necessario che tutti, detenuti, parenti e amici, diano una risposta forte. Innanzitutto in sostegno ai 10 punti rivendicati per tutti dai detenuti del Padiglione Milano e alla rimozione dell’ispettore del padiglione Livorno!

I detenuti dei Padiglioni Milano e Livorno già hanno fatto il primo passo: facciamogli sentire che non sono soli!

Se non ti attivi tu, chi pensi che lo farà al posto tuo?

 

LETTERA DEI DETENUTI DEL PADIGLIONE MILANO

 

Alla Direzione della Casa Circondariale di Poggioreale

Alla Sorveglianza del Padiglione Milano

 

Noi detenuti del Padiglione Milano annunciamo con protesta pacifica lo sciopero della spesa per i seguenti motivi:

1. Abbiamo varie volte esposto il problema di carenza di igiene, a passeggio ed alcune volte anche sulle sezioni stesse, arrivando poi ad avere ospiti indesiderati, ovvero topi e blatte. Più volte noi detenuti abbiamo notato ratti nelle nostre ubicazioni, come se fossimo in una rete fognaria e ciò non è accettabile. E’ nell’irreale convivere con questi animali portatori di malattie. E’ mai possibile che in una società come la nostra possano ancora esserci delle realtà così difficili, in una società che dovrebbe prevenire e soprattutto tutelare la salute di ciascun detenuto.

Quindi noi detenuti come un unico corpo e un unico spirito diciamo “BASTA”.

2. Basta alle infinite ore di attesa per svolgere un colloquio, specialmente in questi mesi così caldi, familiari che attendono sotto al sole rovente con un unico bagno che è sempre sporco e senza un’ambulanza pronta nel caso si sentirebbe male qualcuno. Dopo tutto questo stress, causato dalle disattenzioni di voi autorità, dalle sale colloqui chiuse che potrebbero permettere con la loro apertura il flusso di più detenuti, così risolvendo il problema, diciamo “BASTA”.

In breve noi detenuti del Padiglione Milano CHIEDIAMO

1. La disinfestazione del passeggio e del Padiglione in modo esemplare.

2. Colloqui veloci, apertura delle sale, senza 1° turno e 2° turno, ma in ordine di arrivo.

3. Che rivenga visto il prezzario.

4. Che vengano cambiati cuscini e materassi.

5. Che l’Azienda Sanitaria si sbrighi a rendere il suo servizio migliore, partendo dalle visite, e finire dai medicinali. E non è possibile che gli infermieri al bisogno di un medicinale, ci rispondono che nell’attesa dello stesso ci vogliono anche 2 o 3 settimane per arrivare.

6. Che l’Area trattamentale sia più presente nelle nostre richieste.

7. Che il vitto sia migliorato e cambiato dalle solite cose.

8. Che venga tolta la 3° branda da ogni stanza urgentemente.

9. Che la Sorveglianza si sbrighi a mandare giorni di liberazione anticipata e che venga ad effettuare colloqui con noi.

10. Che ci venga data la fornitura in tutto ciò che di diritto ci deve essere dato.

NB: Proprio la notte tra l’11 e il 12, un nostro amico detenuto, mentre chiudeva la busta della spazzatura, si è trovato un ratto attaccato al dito ed è stato morso. Facendosi portare in infermeria, non è stato sottoposto a cure specifiche, lo hanno tamponato con una siringa specifica e lo hanno riportato in cella.

Distinti saluti dai detenuti del Padiglione Milano

In fede.

I Detenuti del Pad. Milano di Poggioreale

 

Diffondiamo la voce di quanto sta accandendo a tutti i detenuti che conosciamo e ai loro parenti, anche degli altri Padiglioni! Teniamoci in contatto e organizziamoci per supportarli!

Indirizzo per lettere: Vincenzo Leone, via Mezzocannone n. 10, 80130 Napoli.

Fb: Parenti e Amici delle Detenute del carcere di Pozzuoli.

Fb: Mensa Occupata

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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