Stagionali nei campi, comprati in Romania

(«il proletario»; N° 13; Supplemento a «il comunista» N. 163 - Maggio 2020)

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Quattro mesi di Covid-19 hanno messo in crisi i capitalisti agricolti. La primavera è iniziata e nei campi non ci sono lavoratori da sfruttare.

La carenza di manodopera ha spinto il governo italiano a prorogare i permessi di soggiorno fino al 15 giugno ai lavoratori extracomunitari che avevano i permessi in scadenza tra il 31/1 e il 15/4, ma questa misura non basta. Naturalmente il governo non ci pensa proprio a dare il permesso di soggiorno alle decine di migliaia di immigrati “clandestini” arrivati in questi anni in Italia e costretti a nascondersi e al lavoro nero... Si guarda invece alla Romania, paese dal quale ogni anno arrivano più di 100.000 stagionali per le campagne italiane, più di un terzo di tutta la manodopera straniera. Secondo i dati della Coldiretti, sono 370.000 i lavoratori “regolari” che arrivano ogni anno dall’estero (ilsole24ore.it, 24/3/2020).

In tempo di coronavirus, e con i confini chiusi tra i paesi europei, è un bel problema far arrivare in Italia gli stagionali rumeni. E’ ovvio che gli agricoltori italiani che, oltretutto, sentono sul collo la concorrenza di Grecia e Spagna, premono perché il governo trovi un modo per negoziare dei “corridoi” per la loro mobilità all’interno della Ue. La manodopera si compra, come una merce qualsiasi, e a costo più contenuto possibile: è la regola capitalista!

 

 

Partito comunista internazionale (il comunista)

www.pcint.org

 

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