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Nessuna mobilitazione in Venezuela per la "difesa della Patria"!
Il nemico è all'interno del Paese!
Il nemico è all'interno del Paese! Così gridò il comunista rivoluzionario tedesco Karl Liebknecht, distribuendo un volantino contro la guerra a Berlino alla vigilia della prima guerra mondiale.
Tutti i socialisti, incluso purtroppo lo stesso Liebknecht (1) e la maggioranza dei deputati di sinistra che partecipavano al Reichstag, votarono tutti per i crediti di guerra; cioè, approvarono in Parlamento i mezzi materiali e finanziari per muovere guerra ai loro vicini. Gettarono a mare il programma, i principi e la strategia marxisti e abbracciarono la causa nazionale della difesa della patria, ignorando le loro convinzioni rivoluzionarie internazionaliste, basate sull'idea che "i proletari non hanno patria", come affermato nel Manifesto del 1848. L'unico risultato fu un orribile massacro tra proletari che credevano di difendere la patria, quando in realtà difendevano solo i capitalisti e i loro interessi di classe!
Nel pieno della guerra, fu fondata la Terza Internazionale, l'Internazionale Comunista voluta da Lenin, che era stata fondata proprio sul rifiuto delle guerre imperialiste borghesi, con la parola d’ordine del disfattismo rivoluzionario: "Trasformare la guerra imperialista in guerra civile rivoluzionaria!", puntando i fucili dei proletari contro i propri ufficiali, sabotando, rendendo inservibili le armi con cui i proletari si uccidono tra di loro!
Ma Maduro, il presidente del Venezuela, autoproclamatosi socialista, non la vede così, e non vorrebbe fare queste cose; ma chiede una pausa al nemico interno (Maria Corina Machado) e invita il popolo alla mobilitazione per difendere la patria e la sovranità, in breve, per l'Unità Nazionale: "Questo non è il momento delle differenze politiche, né dei colori. Un'unica bandiera ci protegge, gialla, blu e rossa. E questa patria è inespugnabile, nessuno toccherà il Venezuela..." ha dichiarato il leader chavista qualche giorno fa.
Se c'è una cosa per cui i proletari dovrebbero mobilitarsi, è invece difendersi dalla borghesia e dallo Stato borghese.
I "CAMBI DI TATTICA" DI DONALD J. TRUMP
Il presidente degli Stati Uniti considera molte delle sue decisioni (che cambiano costantemente direzione) come clamorose e concrete vittorie ; basti pensare a tutto ciò che è accaduto in Ucraina o nella Striscia di Gaza. Questa volta annuncia lo schieramento di una potente flotta di aerei, tre cacciatorpediniere e sottomarini al largo delle coste del Mar dei Caraibi, molto vicino alle acque di confine settentrionali del... Venezuela, accompagnato da una serie di minacce contro il governo chavista, con toni da satira burlesca, come l'offerta di "una ricompensa di 50 milioni di dollari a chiunque fornisca informazioni che possano portare alla fine del signor Maduro" (?). Un atto assurdo e ridicolo che, tuttavia, ha costretto il presidente del Venezuela, insieme ad altri alti dirigenti chavisti, a rispondere con parole cariche di veemenza patriottica e di indignazione agli insulti verbali degli americani. Maduro annuncia la mobilitazione di 4-5 milioni di soldati della Milizia Nazionale in risposta allo schieramento militare che gli americani stanno esibendo con il pretesto della loro guerra alla droga.
In primo luogo, l'efficacia militare di questa milizia è assolutamente nulla. Un noto ex chavista che ha partecipato alla sua fondazione afferma quanto segue:
"Maduro sta usando gli anziani, uomini e donne, che fondamentalmente non hanno più nulla da perdere se non la vita (la maggior parte di loro vive mendicando in estrema povertà e miseria), per far credere al mondo, soprattutto all'estero, di aver ricevuto un massiccio sostegno dal 'popolo venezuelano', il che è assolutamente falso. La stragrande maggioranza dei membri della milizia è lì per ricevere cibo gratuito e indossare uniformi militari, e forse anche per avere accesso a un alloggio... perché non ha modo di pagare cibo o vestiti (per non parlare di una casa propria) a causa dei decreti presidenziali firmati da Maduro che hanno ridotto le pensioni a meno di 1 dollaro americano al mese, con bonus che non superano i 45 dollari al mese" (2).
In secondo luogo – nonostante ciò che sostiene Marco Rubio, rappresentante plenipotenziario degli Stati Uniti per l'America Latina e ideatore di questa serie di aggressioni contro il Venezuela, sulle rotte della droga che compaiono sulle mappe delle Nazioni Unite (3) –, il Venezuela appare solo come paese di transito obbligatorio dal Sud America all'Europa meridionale e ai Paesi Bassi. Tuttavia, ciò non significa, né intende dimostrare, che non vi siano attività illecite sul territorio venezuelano; però, sono necessarie prove, che mancano completamente. È vero che il consumo e il traffico di droga rappresentano un problema importante per gli Stati Uniti, ma in realtà va detto che sono le condizioni di vita ad alimentare la ricerca di paradisi artificiali. La scomparsa del capitalismo e l'instaurazione di una società comunista armoniosa elimineranno questa ricerca suicida, che rafforza anche l'ordine costituito (meglio drogati che ribelli). Ma è evidente che la borghesia non è affatto interessata a mettere in discussione il sistema capitalista in quanto tale! Conduce azioni di polizia che fanno molto rumore usando questo pretesto per aumentare le misure repressive; Trump, che cerca di apparire come un inflessibile combattente contro la droga, usa questo argomento nella sua politica estera per giustificare i dazi doganali sulle merci provenienti dal Canada, accusando falsamente quel Paese di essere responsabile dell'introduzione di droga negli Stati Uniti.
SIMULAZIONE O PURA VERITÀ?
Lo stesso dilemma si era presentato con Chávez nel mezzo dell'euforia elettorale e petrolifera, al punto che un portavoce statunitense si era spinto a dire che "non bisogna ascoltare quello che dice Chávez, ma vedere cosa fa". Oggi, in un primo momento la diplomazia americana si era avvicinata ai leader chavisti con l'obiettivo di limare le asperità che per tanti anni avevano bloccato ogni possibilità di ripresa di relazioni che potessero portare alla pace, anche se si sarebbe trattato di una pace tra leoni. In segno di buona volontà, Maduro ha rilasciato sei americani detenuti in Venezuela per spionaggio. A sua volta, Richard Grenell, inviato per gli "affari speciali", ha rilanciato la palla rilasciando 250 venezuelani detenuti e pronti per essere trasferiti in Venezuela (4). Per sette mesi, dal giorno dell'insediamento di Trump, il mondo intero ha assistito alle varie schermaglie, agli insulti e ai tira e molla tra l'Amministrazione e i dirigenti chavisti. Ma, in mezzo allo scambio di venezuelani residenti negli Stati Uniti, espulsi manu militari a El Salvador, poi rimandati in Venezuela ecc., ci sono le attività che gli americani gestivano anche prima che Chávez salisse al potere. In questo caso, abbiamo la società nordamericana Chevron, presente in Venezuela fin dagli anni Venti del secolo scorso (sic!), che gestisce una delle attività più fiorenti al mondo: essa invia in Texas un tipo di petrolio perché venga trattato nelle raffinerie di proprietà di questa società, specializzata nella raffinazione del petrolio pesante, e successivamente convertito in bitume (5). Il bitume è la frazione risultante (il fondo) della distillazione del petrolio greggio pesante e viene utilizzato principalmente per la pavimentazione stradale in tutto il mondo. Questi sono, quindi, fattori non trascurabili quando si tratta di fare i conti in entrambi i campi belligeranti.
Pertanto, i proletari non devono lasciarsi ingannare e devono liberarsi da qualsiasi sentimentalismo prodotto dal veleno della propaganda patriottica e "antimperialista". Il loro primo nemico, colui che muove guerra ogni giorno contro di loro, non è all'estero, ma in casa; i nemici sono prima di tutto la borghesia venezuelana e il suo Stato, indipendentemente dal tipo di governo che ne è alla guida.
È contro questo nemico e tutti i suoi servitori che ci si deve difendere, prendendo la via della lotta di classe indipendente e anticapitalista!
(1) Liebknecht vota a favore dei crediti di guerra per un'errata concezione di disciplina e per una lealtà non corrisposta al Partito Socialdemocratico Tedesco.
(2) https://www.aporrea.org/tiburon/a344121.html
(3) https://www.unodc.org/unodc/en/data-and-analysis/world-drug-report-2025-maps.html
(4) https://cnnespanol.cnn.com/2025/08/26/venezuela/maduro-trump-acuerdos-amenazas-orix
(5) https://fr.scribd.com/presentation/457544413/CRUDOS-PESADOS
30 agosto 2025
Partito Comunista Internazionale
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