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Prises de position - Prese di posizione - Toma de posición - Statements                        


 

La classe dominante borghese sta facendo pagare ai proletari, oggi, la sua guerra di domani!

 

Proletari!

La borghesia ha goduto per un lungo periodo benessere e boom economico grazie ai milioni di morti e alle distruzioni della seconda guerra mondiale.

Ora che il sistema economico generale è in piena crisi, la si fa pagare ai proletari costringendoli a salari sempre più magri, alla precarietà permanente, alla disoccupazione, alla miseria. Dal salario vengono estorte direttamente cifre esorbitanti sotto forma di tasse comunali, regionali, statali e se si contano le ulteriori tasse che si pagano su ogni prodotto acquistato, i salari e le pensioni sono di fatto dimezzati. L’aumento del costo della vita incide in modo drammatico solo sulla vita dei proletari, molti dei quali non arrivano alla fine del mese; ma il governo borghese pretende di incassare sempre più entrate e, con il pretesto di “combattere l’evasione fiscale”, continuerà ad aumentare la pressione fiscale soprattutto sul proletariato perché il suo salario, la sua pensione, è l’unica fonte di sopravvivenza interamente dichiarata e alla luce del sole!

La crisi economica, che ha bruciato, brucia e brucerà migliaia di posti di lavoro, e quindi salari e pensioni, e della quale i capitalisti lamentano solo gli effetti sulla drastica diminuzione dei consumi, è interpretata dal governo borghese come un fatto essenzialmente psicologico. “Bisogna guardare la situazione con ottimismo e con fiducia”, dicono i borghesi, e intanto spremono fino all’ultima goccia di sudore e sangue i proletari il cui tormento di vita e di lavoro non finisce mai!

 

Proletari!

Si continua a morire sui posti di lavoro e di sfruttamento del lavoro, e mentre si va o si torna dal lavoro; e quando il lavoro non c’è si vive di stenti, distrutti dalla fame e dalla miseria. La vita dei proletari ha valore per i borghesi solo se il suo sfruttamento porta loro benessere e profitto! E oggi, mentre i proletari vengono di fatto abituati alle sofferenze e alle tragedie tipiche della guerra, i borghesi incamerano capitali, risorse, ricchezza al solo fine di mantenere i loro privilegi, il loro alto tenore di vita, il loro lusso e i loro sprechi; e nel frattempo, visto che la crisi economica di sovrapproduzione di merci e di capitali spinge ogni borghesia ad alzare il livello di concorrenza e di contrasto a livello mondiale, sviluppano mezzi e tecnologie militari in vista di una futura terza guerra mondiale.

L’estorsione di plusvalore, di denaro dal lavoro salariato, sotto forma di profitto capitalistico e di tasse, non serve per dare migliori servizi alla popolazione, per migliorare le condizioni di vita dei proletari o per dare maggiore sicurezza sui posti di lavoro; in realtà, è finalizzata all’unico scopo di mantenere i proletari schiacciati nelle condizioni di schiavi salariati! Proletari di ogni età, di ogni razza, nativi o immigrati, per i borghesi sono solo un mezzo per produrre profitti: oggi viene riconosciuta dignità solo a coloro che, sfruttati come bestie, producono profitto per i capitalisti, mentre agli altri non è riconosciuto alcun diritto di vivere; domani, quando la crisi economica spingerà le borghesie dei vari paesi a farsi direttamente la guerra, i proletari saranno trasformati in carne da cannone! E’ già successo, e succederà ancora, se i proletari non si ribelleranno a questa sorte segnata dai borghesi di ogni paese.

 

Proletari!

Nessuna fiducia nei governanti e nelle forze politiche che vi chiamano a collaborare per una maggiore competitività delle merci, per una maggiore produttività del vostro lavoro, per una vostra diretta complicità al mantenimento di questa società di schiavismo capitalistico.

Le catene che vi tengono prigionieri alla produzione di capitale e al conseguente arricchimento solo della borghesia a totale svantaggio della stragrande maggioranza della popolazione proletaria, devono essere spezzate! E si possono spezzare solo rompendo con la collaborazione interclassista che sindacati e partiti falsamente operai continuano a propagandare tra di voi!

Riprendere in mano la lotta di classe, indipendente e a difesa esclusiva degli interessi operai! Non c’è altra strada per combattere la carneficina sui posti di lavoro e nella vita quotidiana di oggi, e la carneficina di guerra che si sta preparando per domani!

 

 

Partito comunista internazionale (il comunista)

Supplemento a «il comunista» n. 112

4 luglio 2009

www.pcint.org

 

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