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Solidarietà di classe con migranti e rifugiati!

 

 

La triste vicenda dell’«Ocean Viking», questa nave che aveva raccolto i migranti alla deriva in mare e che ha aspettato più di 20 giorni prima di essere autorizzata a sbarcarli a Tolone, dimostra ancora una volta tutta l'ipocrisia degli Stati borghesi e il loro disprezzo per la vita umana.

Davanti a questi migranti che rischiano la vita per fuggire da una situazione insopportabile e che pare provenissero dalla Libia dove sono stati vittime di maltrattamenti, torture, aggressioni sessuali, nessuna manifestazione di solidarietà organizzata dai media e da tutte le forze religiose e altre forze politiche come nel caso ucraino! In quest'ultimo caso si tratta di europei, originari di un paese fortemente sostenuto perché al centro di un conflitto interimperialista con la Russia. Nel primo caso, invece, si tratta di profughi extraeuropei, provenienti da paesi precedentemente colonizzati o sotto la dominazione imperialista: non si trattano certo con i guanti i cittadini stranieri di paesi la cui ricchezza è dedicata al saccheggio e i proletari ad uno sfruttamento bestiale!  

Il governo francese, che nel 2018 aveva rifiutato di accogliere i profughi dell’«Aquarius» (dovevano andare in Spagna), afferma di aver agito per «preoccupazione umanitaria».

Ma questa presunta preoccupazione umanitaria è molto limitata: i migranti sono sbarcati in una zona cosiddetta «internazionale» e non sul suolo francese, secondo dichiarazioni prefettizie, e sono sotto stretto controllo di polizia; le loro domande di asilo saranno esaminate molto rapidamente e coloro che non soddisfano i criteri necessari saranno rimandati nel loro paese; ansioso di non dare il fianco a critiche di destra e di estrema destra, il governo intende infatti applicare la parola d'ordine del deputato di RN: «che ritornino in Africa!».

Inoltre, per vendetta, ha annunciato che non avrebbe accolto i 3.500 profughi che, secondo gli accordi presi con l'Italia, aveva accettato di prendere in carico quest'anno. Il governo italiano ha avuto buon gioco nel rispondere che di questo numero, la Francia finora ne aveva accolti solo... 32! (1): l'ipocrisia del governo imperialista francese, che distribuisce lezioni e stragi, è peggiore di quella del governo italiano che lo accusa di violare gli accordi internazionali sui rifugiati!

 

I proletari non devono rimanere indifferenti alla sorte di questi dannati della terra o, peggio, soccombere alle sirene dell'estrema destra che pretende di difendere le loro condizioni di vita dalla concorrenza di questi disgraziati ricacciandoli alla loro miseria. Il nemico dei proletari è il capitalismo, nazionale e internazionale, non le sue vittime! La solidarietà con loro non va vista come un imperativo umanitario, ma come un'esigenza di classe, che rientra nella prospettiva della rinascita dell'internazionalismo proletario e della lotta rivoluzionaria contro il capitalismo.

 

Solidarietà di classe con migranti e rifugiati!

Apertura delle frontiere!

I proletari non hanno patria!

 


 

(1) L'accordo firmato a giugno prevedeva il “ricollocamento” quest'anno in Europa di 10.000 rifugiati dall'Italia; ad oggi solo 112 hanno lasciato la penisola. Inoltre, il numero dei rifugiati ucraini in Francia è stimato a quasi centomila (su un totale di 1,7 milioni che hanno lasciato il proprio Paese).

 

13 novembre 2022

 

Partito Comunista Internazionale

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