Back

Prises de position - Prese di posizione - Toma de posición - Statements                


 

Cina. Manifestazioni di proletari pensionati contro una riforma dell'assicurazione sanitaria che ridurrà per loro le prestazioni sociali

 

 

Fenomeno rarissimo in Cina a causa dello stretto controllo sociale, rafforzato all'estremo dalle dure misure di confinamento adottate per arginare l'epidemia di Covid, nei giorni scorsi si sono svolte manifestazioni di protesta contro la drastica riduzione di alcune prestazioni sociali destinate ai pensionati.

Si tratta di un premio mensile pagato per coprire le spese mediche che, nell'ambito di una riforma dell'assicurazione sanitaria, dal primo febbraio è stato ridotto di due terzi: da 260 yuan a 88 o addirittura 82 yuan (cioè da 35 a 12 o addirittura 11 euro). Questo premio è finanziato dai contributi dei lavoratori e dagli oneri dei datori di lavoro, cioè il "salario indiretto": non è un regalo dello Stato, come ben sapevano i manifestanti che scandivano "ridateci i soldi della nostra assicurazione sanitaria!”.

Il centro della protesta è stata la grande metropoli industriale di Wuhan – dove la pandemia ha avuto origine e che è stata la prima a essere sottoposta a un lungo e rigoroso confinamento – e gli elementi trainanti sono stati i pensionati del complesso siderurgico Wuhan Iron and Steel, appartenente al gruppo Baowu Steel, il secondo produttore di acciaio al mondo: vale a dire che questa gigantesca azienda ha abbastanza da poter pagare!

L'8 febbraio centinaia di pensionati si sono riuniti davanti alla sede del governo provinciale, dove una delegazione di manifestanti ha presentato le proprie rivendicazioni alle autorità. In assenza di una risposta, migliaia di manifestanti, al canto dell'Internazionale, si sono nuovamente riuniti mercoledì 15 febbraio davanti all'ingresso di un parco nel centro di Wuhan e nella città di Dalian (nord-est). Nonostante la rigida censura da parte del potere, qualche giorno prima erano state segnalate manifestazioni di pensionati contro la riforma anche a Canton (Guangzhou), nel sud del Paese.

Dopo la rivolta dei lavoratori della Foxcom a novembre e pochi scioperi o proteste a gennaio contro il mancato pagamento degli arretrati salariali, queste manifestazioni, indubbiamente ancora limitate, sono comunque il segno che i proletari cinesi sono sempre meno disposti a subire senza reagire gli attacchi di cui sono vittime da parte di un capitalismo i cui orpelli sedicentemente comunisti non riescono a nasconderne la natura di sfruttatore particolarmente bestiale. Domani saranno inevitabilmente spinti a entrare massicciamente in lotta; toccherà a loro, allora, impugnando le armi di classe, occupare il posto di primo piano che spetta loro nella lotta del proletariato mondiale contro il capitalismo.

 

 

16 febbraio 2022

 

Partito Comunista Internazionale

Il comunista - le prolétaire - el proletario - proletarian - programme communiste - el programa comunista - Communist Program

www.pcint.org

 

Top  -  Ritorno indice  -  Ritorno archivi