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Francia

La tattica temporeggiatrice delle organizzazioni collaborazioniste porta solo alla sconfitta

Per vincere una sola soluzione: la lotta di classe!

 

 

La mobilitazione del 7 marzo è stata ancora più grande in tutto il paese rispetto a quelle dei giorni precedenti e gli scioperi sono stati numerosi (anche se non c'è stato un blocco dell'economia come si felicitavano i media borghesi). Il sabato 11, nonostante un forte calo dei partecipanti, centinaia di migliaia di persone hanno comunque manifestato. La propaganda borghese non può far nulla: l'opposizione al progetto di governo sulle pensioni resta massiccia tra i proletari e i lavoratori in generale ed è molto diffusa la determinazione ad opporvisi, determinazione alimentata dal deterioramento delle condizioni di vita e di lavoro e da un continuo impoverimento.

Ma i vertici sindacali che, attraverso l'intersindacale, stanno dirigendo la mobilitazione in corso, si stanno prodigando per mantenerla nel quadro più compatibile possibile con la pace sociale e l'ordine costituito, ricevendo per questo buon servizio anche le congratulazioni del governo! Invece di organizzare una lotta con scioperio reali e prolungati, indicono "giornate d’azione" che consistono in processioni innocue, ripetute a intervalli più o meno lunghi, lasciando che i settori più combattivi si imbarchino in scioperi rinnovabili ma isolati. Questa tattica collaudata, usata da anni, serve solo a sfinire i proletari distogliendoli da una vera lotta, dando a se stessi, soprattutto grazie al clamore mediatico, un aspetto “combattente”.

Dopo le ultime giornate l'Intersindacale ne ha convocata una nuova pochi giorni dopo (in attesa della prossima). Nel comunicato dell’11 marzo in cui si trova questo appello, non mette l’accento sulla necessità degli scioperi, sul loro carattere illimitato e sulla loro generalizzazione, non chiede ai proletari di aderire o almeno sostenere i settori in sciopero, ma dopo aver lamentato che Macron non vuole riceverla, essa… “chiede solennemente al governo” di Macron di indire un referendum sull'attacco del governo, perché la sua… petizione ha avuto un grande successo!!! E quanto alla giornata d'azione, questa è fissata in un "momento importante del calendario parlamentare" (riunione a porte chiuse della commissione che dovrebbe redigere il progettop di legge): per i vertici sindacali ciò che è decisivo non è la partecipazione dei lavoratori alla lotta, ma il circo elettorale, la raccolta di firme e la mascherata parlamentare!!!  

 

CONTRO I PADRONI E LO STATO BORGHESE SOLO LA LOTTA DI CLASSE È EFFICACE!

 

Molti proletari sono scettici sulla tattica dei vertici sindacali e si rammaricano che l'Intersindacale sia troppo "moderata".

In realtà, non si tratta di moderazione, ma di una politica che scaturisce inevitabilmente dagli orientamenti collaborativi di classe degli apparati e dei burocrati sindacali. Per questi, fieri di essere riconosciuti come "partner sociali" perché indissolubilmente integrati nella fitta rete borghese della collaborazione di classe, è necessario evitare tutto ciò che possa realmente nuocere ai capitalisti e all'economia nazionale; per loro è necessario impedire che i proletari, finalmente consapevoli della loro forza, si sollevino contro la classe borghese e il suo Stato per porre fine allo sfruttamento e alla miseria. Come fanatici partigiani del pacifismo sociale, come ostinati difensori dell'ordine borghese e della legalità, non possono che opporsi a qualsiasi vera lotta di classe conducendo le lotte alla sconfitta.

Proletari e borghesi non sono soci: sono nemici di classe. Se vogliono resistere agli attacchi borghesi e sconfiggerli, i proletari devono rompere con gli orientamenti disfattisti degli apparati collaborazionisti, prendere in mano le loro lotte, organizzarsi su basi di classe per condurre la lotta con metodi e mezzi classisti: non c'è altra soluzione. Qualunque sia l'esito della lotta attuale, questa è una lezione per le lotte future!

 

Contro la "riforma" delle pensioni e contro tutti gli attacchi borghesi, lotta di classe in rottura con gli orientamenti filocapitalisti delle organizzazioni sindacali e le politiche collaborazioniste!

Unione nella lotta di tutti i proletari, nei settori pubblico e privato, occupati e disoccupati, attivi e pensionati, uomini e donne, giovani e vecchi, francesi e immigrati!

Riduzione dell'orario di lavoro e dell'età pensionabile! Aumento generale dei salari, dei sussidi di disoccupazione, delle pensioni e di tutti i minimi sociali!

Contro ogni discriminazione, uguale salario per uguale lavoro!

Regolarizzazione dei lavoratori irregolari!

Per la lotta rivoluzionaria contro il capitalismo, i suoi preparativi di guerra e il suo dominio imperialista, in solidarietà con i proletari di tutto il mondo!

 

14 marzo 2023

 

 

Partito Comunista Internazionale

Il comunista - le prolétaire - el proletario - proletarian - programme communiste - el programa comunista - Communist Program

www.pcint.org

 

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