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Prises de position - Prese di posizione - Toma de posición - Statements                        


 

I  proletari  devono  avere  fiducia solo  nella  ripresa  della  loro  lotta  di classe !

 

 

Sia ai partiti borghesi di Centro-destra, che ai partititi borghesi di Centro-sinistra, interessa soprattutto che i proletari vadano a votare. Non sono interessati a spiegare realmente quali saranno le misure che prenderanno una volta al governo e cosa queste misure comportino per le condizioni di vita dei lavoratori salariati. In realtà, si danno una mano a vicenda a sostegno dell’inganno della democrazia.

Il motivo è chiaro: saranno - chiunque vada al governo - misure che prevedono maggiori sacrifici soprattutto per i proletari, per i lavoratori che hanno visto e vedranno ancor più precipitare il potere d’acquisto del loro salario, il posto di lavoro sempre più precario, condizioni di lavoro sempre più bestiali, con la minaccia della disoccupazione sempre più presente, pensioni di fame, servizi assistenziali e di cura solo per chi potrà pagarseli.

Tutti i partiti che siedono in parlamento difendono la competitività delle merci italiane, vogliono l’abbattimento dei loro costi, e soprattutto del costo del lavoro, in modo che nel mercato internazionale esse possano fregare l’avversario e realizzare i profitti, la sola cosa che interessa ai capitalisti nostrani.

Ciò significa che i proletari dovrebbero accettare di ridursi ancor più il salario e la futura pensione, di essere ancora più flessibili sul lavoro; la precarietà del posto di lavoro dovrebbero accettarla come un fatto “normale”; dovrebbero accettare di avere cure e assistenza sociale del tutto inadeguate, nonostante essi versino quote di salario sempre più consistenti sottoforma di tasse allo Stato: ciò significa, in una parola, accettare il proprio costante immiserimento per favorire la ripresa dei profitti capitalistici.

Attraverso il meccanismo delle elezioni democratiche, riconoscendo quindi alle istituzioni borghesi una legittimità a priori, i lavoratori salariati, votando, danno loro una  “giustificazione” avvallando le misure che saranno prese in forma più o meno dichiarata contro di loro e le loro condizioni di vita.

I lavoratori salariati, i proletari, devono avere più fiducia verso la loro lotta immediata di difesa dagli attacchi ai salari del capitalismo in crisi; devono avere più fiducia nell’unione delle loro forze organizzata su obiettivi che difendono i loro reali interessi di classe, che metta in primo piano i loro immediati bisogni di vita, ma anche la loro prospettiva futura. I proletari devono rigettare qualsiasi appoggio ai bellimbusti televisivi che “corteggiano” i lavoratori con ogni tipo di promesse solo in funzione di un voto che regolerà i rapporti tra le diverse frazioni borghesi nella contesa del governo dello Stato e delle sue risorse.

La vera differenza tra i borghesi di sinistra e di destra sta solo nel modo di far passare le misure antiproletarie: la destra è più diretta nell’imporre i sacrifici mentre la sinistra li condisce con false illusioni sul presunto miglioramento della condizione di vita proletarie.

L’unico modo che hanno i lavoratori salariati, i proletari, per difendersi efficacemente è quello di scendere direttamente sul terreno della lotta di classe, con metodi e mezzi di lotta indipendenti dal collaborazionismo sindacale tricolore, e dall’opportunismo politico e parlamentare, ponendo l’aumento del salario, la stabilità del posto di lavoro, il salario di disoccupazione, la pensione, i servizi sociali e sanitari come obiettivi irrinunciabili delle loro rivendicazioni; è quello di  ingaggiare una lotta aperta e diretta che non tiene conto delle compatibilità dell’economia nazionale o dei bilanci delle aziende in cui essi lavorano: solo così si imbocca la strada che interrompe l’aumento del loro sfruttamento e il peggioramento sicuro delle loro condizioni di vita.

Quando essi imboccheranno decisamente la via della lotta di classe per i loro esclusivi interessi proletari allora vedranno il reale volto dei borghesi che oggi si accingono a vezzeggiarli per il voto: li avranno tutti contro, nel parlamento e soprattutto fuori del parlamento, a sostegno della repressione delle loro lotte. Il proletariato si accorgerà, quindi, che gli unici e fidati suoi alleati sono solo i proletari di ogni categoria, di ogni nazionalità, di ogni razza.

 

- NO  AGLI  INGANNI  DELLA  DEMOCRAZIA  BORGHESE  E  PARLAMENTARE!

- SI ALL’APERTA E DICHIARATA LOTTA DI CLASSE PROLETARIA NELLA PROSPETTIVA DI RIVOLUZIONARE L’INTERA SOCIETA’!

 

  

Partito comunista internazionale

Aprile 2006  

www.pcint.org

 

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