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Francia

Di fronte al fallimento della tattica sindacale, c'è una sola alternativa: la lotta di classe anticapitalista!

 

 

Nonostante negli ultimi 3 mesi milioni di proletari si siano mobilitati, abbiano manifestato e scioperato contro la “riforma” delle pensioni voluta dai capitalisti e attuata dal governo al loro servizio, quest'ultimo non si è tirato indietro.

Questo fallimento non è dovuto a una mancanza di determinazione da parte dei lavoratori, smentendo coloro che assicuravano che i proletari erano rassegnati dopo essere stati piegati dall'imposizione del coprifuoco e altri confinamenti durante la crisi del Covid. Tutto merito dell’orientamento dato al movimento dall'Intersindacale. Questa, temendo una “esplosione sociale” (come non ha mai smesso di ripetere nei suoi appelli al governo e a Macron) ha ripreso la vecchia tattica delle mobilitazioni a puntate – a colpi di “giornate d’azione” ripetute a intervalli più o meno distanti e di “scioperi rinnovabili” in alcuni settori isolati - con il pretesto di ridurre i sacrifici fatti durante la lotta e risparmiare le energie di scioperanti e manifestanti. Questa stessa tattica ha portato alla sconfitta nelle precedenti grandi lotte per le pensioni perché, come tutti possono constatare, indebolisce di fatto la lotta, esaurisce i proletari in vane “giornate d’azione” senza futuro e finisce inevitabilmente per demoralizzarli. Ma per i dirigenti sindacali, veri e propri pompieri sociali infallibilmente attaccati alla difesa dell’ordine costituito, questa tattica permette di minimizzare i danni causati all’economia capitalista ed evita al massimo possibile ogni “straripamento” della lotta proletaria ... che rischierebbe di trasformarsi in una vera e propria lotta di classe unendo tutti i proletari contro i capitalisti e il loro Stato.

L'orientamento dell'Intersindacale deriva inevitabilmente dalla natura delle organizzazioni che la compongono: impantanate nella rete borghese della collaborazione di classe, fiere di dimostrare ai borghesi il loro atteggiamento “responsabile”, non possono che voltare le spalle a qualsiasi lotta per rispettare i principi del dialogo tra le “parti sociali” e della pace sociale. Per questo, dopo aver allineato la mobilitazione alle avventure del circo parlamentare, da alcuni giorni chiedono una semplice “pausa” della riforma, la nomina di un “mediatore”; nell'ultimo comunicato stampa intersindacale (28/3) non si parla più di ritiro della riforma; e, nonostante il netto rifiuto delle loro proposte da parte delle autorità, come fedeli servitori, si sono precipitati a incontrare il primo ministro...

 

PER UN ORIENTAMENTO DI CLASSE NELLA LOTTA PROLETARIA!

 

Ci sono coloro che immaginano che sarebbe possibile spingere le direzioni sindacali a indire uno sciopero generale fino alla vittoria. Ma se, eccezionalmente, esse indicessero uno sciopero generale, sarebbe solo per controllare il movimento e assicurare la difesa degli interessi dell'economia borghese. Non c'è altra alternativa all’orientamento di classe nella lotta, in completa rottura con l'orientamento legalitario e pacifista degli apparati sindacali, contro la demagogia dei partiti pseudooperai o “ribelli” e dei loro satelliti, quindi in rottura con l'influenza delle molteplici forze filoborghesi di collaborazione tra le classi.

 

L'organizzazione indipendente su basi di classe è l'unico modo per i proletari di prendere in mano le loro lotte, evitare la sconfitta e preparare domani l'attacco generale contro il capitalismo!

Contro la “riforma” delle pensioni e contro ogni attacco borghese, per un orientamento di classe nella lotta, rompendo con gli orientamenti disfattisti delle organizzazioni collaborazioniste!

Unione nella lotta di tutti i proletari, pubblici e privati, occupati e disoccupati, attivi e pensionati, uomini e donne, giovani e vecchi, francesi e immigrati!

Drastica riduzione dell'orario di lavoro e dell'età pensionabile!

Aumento generale dei salari, dei sussidi di disoccupazione, delle pensioni e di tutti i minimi sociali!

Contro ogni discriminazione, uguale salario per uguale lavoro!

Regolarizzazione dei lavoratori irregolari!

No alla repressione poliziesca!

Revoca di tutte le accuse agli scioperanti e ai manifestanti!

Solidarietà con gli scioperanti!

Per la lotta rivoluzionaria contro il capitalismo, contro i suoi preparativi di guerra e il suo dominio imperialista, in unione con i proletari di tutto il mondo!

 

5 aprile 2023

 

 

Partito Comunista Internazionale

Il comunista - le prolétaire - el proletario - proletarian - programme communiste - el programa comunista - Communist Program

www.pcint.org

 

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