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Archivio del giornale «il programma comunista»

organo politico del partito dal 1952 fino al 1983

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Serie : Il tramviere rosso 1962-1963

Serie : Spartaco 1962-1965

Serie : Spartaco 1965-1968

Serie : Il sindacato rosso (spartaco) 1968-1969

Serie : Il sindacato rosso (spartaco) 1969-1971

Serie : Il sindacato rosso (Nuova serie) 1971-1973

Serie : Spartaco (Foglio di indirizzo e di battaglia del Gruppo di Fabrica della Olivetti del partito Comunista Internazionale) 1975-1980


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Spartaco

Foglio di indirizzo e di battaglia del gruppo di Fabbrica della Olivetti del Partito Comunista Internazionale

 

Anni 1975 - 1980

 

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Introduzione

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Negli anni Sessanta del secolo scorso, di fronte ad una crescente attività sul terreno immediato e sindacale dei propri militanti, il partito decise di uscire, a partire dal maggio 1962, con un Foglio “sindacale” di carattere generale cui diede il titolo di Spartaco, e che, in seguito, da “Bollettino” diventò Organo mensile di impostazione programmatica e di battaglia dei militanti del Partito Comunista Internazionale iscritti alla CGIL. Dal 1965, lo “Spartaco” diventa una pagina interna dell’organo politico principale, “il programma comunista”, per poi cambiare testata, dal 1968, in  “Sindacato Rosso (spartaco)”, fino al 1973. Date le posizioni devianti che lentamente si venivano formando all’interno del partito (vedi le Introduzioni ai fogli sindacali del partito), in particolare riguardo l’attività sindacale, anche nello Spartaco, e poi nel Sindacato rosso, soprattutto dal 1968 al 1971, si trovano tracce sempre più visibili di tali deviazioni fino a definire una vera e propria rottura con l’impostazione classica del partito richiamata nelle sue Tesi fondamentali degli anni Quaranta/Cinquanta.

Riguadagnate, attraverso una lotta interna, le posizioni corrette, dal 1971 al 1973 il sindacato rosso (nuova serie) riproporrà l’attività di partito secondo le sue classiche posizioni che tenevano conto del fatto che la CGIL, fin dalla sua costituzione nel 1943, non era per nulla un sindacato “di classe”, ma un sindacato tricolore, votato alla collaborazione di classe che formava, e forma tutt’oggi, la spina dorsale di tutta la sua politica e la sua pratica. Questa correzione di rotta richiedeva una spietata critica sia all’interno che all’esterno della sua organizzazione, ed una lotta contro le diverse pratiche collaborazioniste che, dalle lotte cosiddette “articolate” (in verità, spezzettate appositamente per indebolire la spinta antagonista proletaria), giungevano fino alla trasformazione dei Consigli di fabbrica in una copia delle vecchie e corrotte Commissioni Interne, poi modificatesi in “Rappresentanze Sindacali Unitarie”. Mentre, come ulteriore regalo al padronato e allo Stato borghese, l’iscrizione al sindacato da parte degli operai – una delle rare forme ancora esistenti di “indipendenza” organizzativa – perdeva completamente la caratteristica di essere una scelta autonoma e individuale di ogni operaio fuori dalla vigilanza padronale, passando direttamente, attraverso la famosa delega, al controllo delle amministrazioni padronali. Come spiegato nelle altre Introduzioni ai diversi fogli sindacali del partito, la valutazione del tutto sbagliata della CGIL come sindacato “di classe” – da salvare dai propri vertici opportunisti – innescò un’attività farraginosa e ultimatista perché la sua unificazione con gli altri due sindacati tricolori (CISL e UIL) non avvenisse, unificazione considerata come la morte del sindacato “di classe” e la nascita di un nuovo “sindacato fascista”. La crisi interna, determinata dalla lotta contro queste posizioni devianti si protrasse fino a tutto il 1973, quando si attuò la scissione dal partito di una parte di suoi membri che si organizzarono successivamente intorno ad una nuova testata con sede centrale a Firenze. I diversi gruppi di militanti di fabbrica (Ivrea, Milano, Torino, Mestre, Napoli, Torre Annunziata, Ovodda ecc.) che restarono nel partito, continuarono l’attività anche sul terreno sindacale secondo le direttive raccolte nelle tesi sindacali del 1972. Il gruppo di fabbrica dell’Olivetti di Ivrea, il più numeroso e importante del partito in Italia, avvertì comunque l’esigenza di continuare ad avere a disposizione un foglio sindacale specifico, dando alla propria attività anche all’interno delle fabbriche del comprensorio un supporto a cui gli operai potessero fare costante riferimento.

Nacque pertanto, nel 1976, lo SPARTACO, foglio di indirizzo e di battaglia del Gruppo di Fabbrica della Olivetti del Partito Comunista Internazionale, i cui obiettivi vennero così sintetizzati:

«Spartaco nasce per diffondere tra i lavoratori le posizioni della lotta di classe; è quindi, prima di tutto, un organo di battaglia contro il tradimento dell’opportunismo sindacale e politico e di tutte le sue varianti di sinistra, che riafferma l’inconciliabilità di interessi fra sfruttati e sfruttatori, la solidarietà di classe fra tutti gli sfruttati al di sopra dei confini nazionali, la necessità del partito rivoluzionario che diriga il proletariato nella lotta per la sua emancipazione. Spartaco vuole anche essere una voce di informazione, di chiarificazione, di denuncia, di lotta sui fatti più significativi che avvengono dentro e fuori dalla fabbrica; una voce che giunga a tutti i lavoratori per spezzare l’isolamento in cui la politica sindacale ci ha rinchiusi, una voce pronta ad accogliere ogni contributo che abbia questo indirizzo, nella consapevolezza che le rivendicazioni di classe, patrimonio di più di centocinquant’anni di eroiche lotte proletarie, non possono essere soffocate e si imporranno di nuovo al movimento operaio in tutta la loro interezza».

Come ogni pubblicazione di partito dedicata a questioni specifiche, e in questo caso alle questioni di carattere sindacale, anche questo Spartaco non si è limitato ai problemi strettamente rivendicativi sul terreno economico e normativo, ma ha contribuito a diffondere la critica e la denuncia politica di cui normalmente si occupa il giornale politico di partito, si trattasse del terrorismo brigatista (come nei casi dell’uccisione di Coco e di Moro), o dell’opportunismo politico del PCI, o della politica sociale del governo, nello spirito di una lotta di classe che, proprio perché lotta di classe, non è mai riducibile alla sola lotta economica.

Non disponendo dell’intera collezione di questo foglio sindacale, i sommari che qui di seguito vengono elencati li abbiamo potuti ricavare sia dai numeri in nostro possesso, sia dalla loro pubblicazione nel giornale “programma comunista” di quegli anni, sebbene anche in quest’ultimo non siano tutti presenti. D’altra parte, non sappiamo se la pubblicazione di questo foglio da parte dell’allora sezione di Ivrea del partito sia continuata anche nel periodo successivo all’ultimo numero di cui qui diamo conto (maggio 1980); i contrasti interni che si svilupparono nel partito, soprattutto tra il 1981 e il 1982, e che vedevano coinvolti compagni di diverse sezioni, fra le quali Ivrea e Torino, sboccarono, nell’ottobre 1982, nella crisi esplosiva del partito.

Siamo dunque in grado di dare la maggior parte dei sommari, mentre possiamo mettere a disposizione solo i pdf dei numeri che effettivamente possediamo. Se qualche vecchio compagno di partito, o di strada, fosse in possesso dei numeri che ci mancano, sarebbe molto utile averne una copia: in questo modo potremmo completare sia l’elenco dei sommari che i relativi pdf.

 


Spartaco - Foglio di indirizzo e di battaglia del gruppo di Fabbrica della Olivetti del Partito Comunista Internazionale - Ivrea   1975, 1976, 1977, 1978, 1979, 1980


 

Anno: 1975

 

No 1 (dicembre 1975) - [da: il programma comunista, n.1/1976]    -  pdf  - Top - Back

• Quando l’opportunismo è costretto a mostrare il suo vero volto

• In margine a una squallida polemica

• PCI e sindacati denunciano i lavoratori assenteisti

 

Anno: 1976

 

No 2 (marzo 1976) - [da: il programma comunista, n. 7/1976]    -  pdf  - Top - Back

• I rinnegati si dichiarano (il congresso PCF, Berlinguer e soci e la dittatura del proletariato)

• La disoccupazione aumenterà: cosa fanno i sindacati? (Olivetti, Montefibre, Assa, Singer, Innocenti)

• A chi la responsabilità degli episodi di crumiraggio a Scarmagno

 

No 3 (maggio 1976) - [da: il programma comunista, n. 10/1976]    -  pdf  - Top - Back

• Sindacato di classe o sindacato tricolore?

• La “vittoria” dei metalmeccanici è pari alla sconfitta dei chimici

• Fiam: i sindacati concordano i licenziamenti

• In margine alle assemblee Olivetti

 

No 4 (luglio 1976) - [da: il programma comunista, n. 14/1976]    -  pdf  - Top - Back

• Vittoria del fronte borghesia-opportunismo, ennesima sconfitta del proletariato

• L’uccisione di Coco e la manovra opportunistica

• Olivetti: ristrutturazione in marcia

• Viva la classe proletaria polacca!

 

No 5 (settembre 1976) - [da: il programma comunista, n. 17/1976]    -  pdf  - Top - Back

• Provvedimenti governativi, disponibilità dei sindacati

• La lotta dei proletari polacchi inneggia allo scontro violento tra le classi

• Libano, Sudafrica: lotte eroiche isolate dall’opportunismo

 

No 6 (novembre 1976) - [da: il programma comunista, n. 22/1976]    -  pdf  - Top - Back

• Inevitabili le crisi nel regime capitalistico

• Soffocate dai sindacati le lotte spontanee contro la stangata alla Lancia, Fiat, Alfa Romeo

• Montefibre: gli operai in lotta per il salario

• Olivetti di Pozzuoli: gli operai contro la linea sindacale!

 

Anno: 1977

 

No 1 (febbraio 1977) - [da: il programma comunista, n. 4/1977)    -  pdf  - Top - Back

• Alla collaborazione sindacati - padroni-governo risponda la ripresa della lotta di classe (manifesto)

• Piattaforma Olivetti: sembra fatta dai padroni

• Sempre più profondo il solco fra classe operaia e organizzazioni sindacali

 

No 2 (maggio 1977)    -  pdf  - Top - Back

• L’opportunismo a fianco dello Stato capitalista nell’opera di repressione. PCI: strenuo difensore dell’ordine borghese

• La politica sindacale dà i suoi frutti: anziché difesa dell’occupazione, accordi sui licenziamenti (Baratto in corso alla Montefibre – Accordo Standa – Accordo Snia)

• I sacrifici continuano

• Alla PRESA di Robilante (Cuneo) sindacati e padroni uniti contro i lavoratori. La consegna è: Sabotare! Espellere!

• I lavoratori della Flexon (appalto pulizie Palazzo Uffici Olivetti) stretti fra repressione padronale e terrorismo sindacale

 

No 3 (luglio 1977) - [da: il programma comunista, No13/1977]    -  pdf  - Top - Back

• Sindacati dell’ordine, dei sacrifici, della collaborazione con la borghesia

• Vertenza Olivetti: un aborto... travagliato

• Dagli al mutuato “abusivo”!: Iniziata dai sindacati a Scarmagno, la campagna contro l’assenteismo

• Conferenza sull’occupazione a Ivrea: una squallida commedia

 

No 4 (settembre 1977) - [da: il programma comunista, n. 18/1977]    -  pdf  - Top - Back

• Nessuna collaborazione fra classe operaia e padronato

• Un canone equo per i padroni

• Lavoro nero all’interno della Olivetti

• Squallida conclusione delle vertenze aziendali

• Un nostro volantino alla Montefibre-France

• Sotto a chi tocca

 

No 5 (dicembre 1977) - [da: il programma comunista, n. 2/1978]    -  pdf  - Top - Back

• I nostri delegati minacciati di espulsione dai sindacati e dai C.d.F. Olivetti (Crisi capitalistica e schieramento opportunista – Attacco dei sindacati alle avanguardie operaie – Non desistere dall’unica strada)

• Dall’attacco di AA-UIL ai provvedimenti di FIOM-CGIL (Sindacato: organismo aperto a tutti i lavoratori – Voto unanime di destri e “sinistri”: ennesima conferma – Impedire i provvedimenti)

 

Anno: 1978

 

No 1 (marzo 1978) - [da: il programma comunista, n. 7/1978)    -  pdf  - Top - Back

• In margine al documento CGIL-CISL-UIL: Grosso impegno delle organizzazioni sindacali per trasformare le esigenze del padronato in “rivendicazioni proletarie”

• Alla Redaelli di Lorenzè tutti licenziati nel silenzio e nell’isolamento

• Solo con l’unione nelle lotte i lavoratori della Montefibre possono difendere salari e posto di lavoro

• Repressione padronale e codismo dei sindacati alla Cernotto

• Solidarietà con i lavoratori della mensa ICO

 

No 2 (maggio 1978) - [da: il programma comunista, n. 11/1978)    -  pdf  - Top - Back

• Rafforzare lo Stato borghese con la collaborazione della classe operaia. Il vero obiettivo dell’isterica campagna contro il terrorismo: rafforzare lo Stato borghese con il consenso della classe operaia

• Olivetti - Spagna: affinità internazionali delle burocrazie sindacali nel sabotaggio delle lotte

• Olivetti-Ivrea: fiducia rinnovata dei lavoratori nei delegati internazionalisti espulsi dal sindacato

• Un oltraggio al movimento operaio il manifesto dei “Gruppi aziendali repubblicani”

• Alla Redaelli, vittoria giudiziaria e sconfitta di classe

 

No 3 (giugno 1978)    -  pdf  - Top - Back

• E’ necessario e possibile contrastare l’attacco del capitale alle condizioni di vita della classe operaia

• La linea sindacale alla prova dei fatti. OLIVETTI: Più investimenti meno occupazione e straordinario selvaggio

• Dalla Lancia di Chivasso

• ... per il rancio e per la patria. Supersfruttamento dei giovani al Comune di Ivrea

• Consulenza fiscale a prezzi concorrenziali offresi

• Sotto a chi tocca! (Carletto – Ma i bonzi mangiano i  mensa?)

 

n. 4 (ottobre 1978) - [da: il programma comunista, n. 21/1978)    -  pdf  - Top - Back

• Alla Olivetti 7.000 “di troppo” – Dietro le dichiarazioni di De Benedetti il consenso sindacale

• FIAT e Lancia: mezz’ora di lavoro in meno per un maggior sfruttamento

• Vada la nostra solidarietà di classe agli operai spagnoli dell’Ascón

• “Isole” all’attrezzaggio – Il rullo compressore della nuova organizzazione del lavoro sugli attrezzisti

• Blocco “pasto completo” – Un affare aziendale

• Ancora due parole sul “caso Carla”

 

Anno: 1979

 

No 1 (marzo 1979) - [da: il programma comunista, n. 7/1979)    -  pdf  - Top - Back

• Per la difesa dei nostri interessi di classe. Contro il collaborazionismo sindacale

• Piattaforme contrattuali e azione sindacale al servizio dell’economia aziendale e nazionale

• Vertenza Olivetti: un insieme di obiettivi estranei e contrari agli interessi dei lavoratori

• Contro le grottesche accuse di “fiancheggiatori”. Ancora una franca parola sul terrorismo

• Altri 400 posti di lavoro in pericolo alla Montefibre. Illusorietà delle “conquiste” sindacali

 

No 2 (giugno 1979) - [da: il programma comunista, n. 14/1979)    -  pdf  - Top - Back

• Immutati i problemi della classe operaia dopo le elezioni

• Accordo sulla mobilità: via libera ai licenziamenti

• Minaccia di licenziamento alla RSM di Lugnacco

• Solidarietà completa ai precari in lotta

• Lancia: blocco del pullman e sabotaggio sindacale

 

No 3 (agosto 1979) - [da: il programma comunista, n. 17/1979)    -  pdf  - Top - Back

• Contratto metalmeccanici: i sindacati si impegnano ulteriormente per il rafforzamento dell’industria italiana tentando di asservire la classe operaia

• Contratto dei chimici: il “no” degli operai

• Un piccolo consiglio a “l’Unità”

 

No 4 (... 1979)    -  pdf  - Top - Back

Sommario non disponibile

 

Anno: 1980

 

No 1 (... 1980)    -  pdf  - Top - Back

Sommario non disponibile

 

No 2 (maggio 1980)    -  pdf  - Top - Back

• Alla ristrutturazione aziendale e al collaborazionismo sindacale, contrapponiamo la difesa dei nostri interessi

• I 450: rientro incondizionato per tutti!

• Giù le mani dall’arma dello sciopero

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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